Riunioni di Famiglia
Il papa' della mia padrona di casa, Lois, si e' sposato quattro volte, la mamma soltanto tre. Ogni volta Lois mi racconta di ritrovi di alcuni parenti a casa del padre in cui alla fine si incontrano in 50-70 persone. Sorprendente, ma non troppo.
Per esempio alcuni alberghi in cui sono stato avevano, nelle hall, dei cartelli con indicazioni per riunioni familiari organizzate in sale private appositamente prenotate.
Infine ho trovato la storia piu' pazza e divertente, quella dei MacArthur. Il nome suggerisce origini europee, probabilmente scozzesi. Invece si tratta di una smisurata famiglia di ex schiavi africani, il cui cognome e' stato "regalato" da qualche padrone bianco.
La storia mi e' stata raccontata ad una cena da amici e poi confermata dalla collega in questione, appunto Joyce MacArthur, una nera statuaria vicina ai quaranta.
Joyce mi ha raccontato, tra una risata e uno sbuffo di divertito fastidio, come la sua famiglia si riunisca almeno una volta all'anno. Ogni anno in una citta' diversa, perche' i MAcArthur si sono sparpagliati per tutti gli USA.
Esiste un comitato organizzativo per le riunioni dei MacArthur, che pianifica tutto: hotel, perche' tutti stanno nello stesso albergo; giro turistico della citta' scelta, con guida e bus vari privati; cena/e e festeggiamenti; premiazioni, studi sull'albero genealogico, progressi che ogni anno si cerca di fare per capire precisamente da che parte dell'Africa arrivino i MacArthur.
Un'esagerazione? Direi proprio di no, visto che Joyce mi confessa delusa che quest'anno alla fine erano presenti alla riunione di famiglia solo in 300, sparsi su 4 generazioni. In alcuni anni, mi dice, alle riunioni sono stati contati oltre 400 MacArthur tra consanguinei e parenti vari.
I MacArthur sono soprattutto un'incarnazione beffarda del sogno americano: tra i loro vanti c'e' quello di aver comprato tutte, ma proprio tutte le terre che i loro avi coltivavano come schiavi.
Per esempio alcuni alberghi in cui sono stato avevano, nelle hall, dei cartelli con indicazioni per riunioni familiari organizzate in sale private appositamente prenotate.
Infine ho trovato la storia piu' pazza e divertente, quella dei MacArthur. Il nome suggerisce origini europee, probabilmente scozzesi. Invece si tratta di una smisurata famiglia di ex schiavi africani, il cui cognome e' stato "regalato" da qualche padrone bianco.
La storia mi e' stata raccontata ad una cena da amici e poi confermata dalla collega in questione, appunto Joyce MacArthur, una nera statuaria vicina ai quaranta.
Joyce mi ha raccontato, tra una risata e uno sbuffo di divertito fastidio, come la sua famiglia si riunisca almeno una volta all'anno. Ogni anno in una citta' diversa, perche' i MAcArthur si sono sparpagliati per tutti gli USA.
Esiste un comitato organizzativo per le riunioni dei MacArthur, che pianifica tutto: hotel, perche' tutti stanno nello stesso albergo; giro turistico della citta' scelta, con guida e bus vari privati; cena/e e festeggiamenti; premiazioni, studi sull'albero genealogico, progressi che ogni anno si cerca di fare per capire precisamente da che parte dell'Africa arrivino i MacArthur.
Un'esagerazione? Direi proprio di no, visto che Joyce mi confessa delusa che quest'anno alla fine erano presenti alla riunione di famiglia solo in 300, sparsi su 4 generazioni. In alcuni anni, mi dice, alle riunioni sono stati contati oltre 400 MacArthur tra consanguinei e parenti vari.
I MacArthur sono soprattutto un'incarnazione beffarda del sogno americano: tra i loro vanti c'e' quello di aver comprato tutte, ma proprio tutte le terre che i loro avi coltivavano come schiavi.