mercoledì, giugno 15, 2005

Sesta mailona (Mall, automobili e bus nel Maryland)

Questo we non sono andato via, ho preso fiato, ed ho girato per Baltimora.In particolare ho rivisitato il Mall di Towson. Un Mall e' un centro commerciale di dimensioni americane, ma questo qua non e' mostruoso. Calcolate 1.5-2 volte le Gru, con ai lati due enormi magazzini di abbigliamento disposti su quattro piani. Io sono cliente "affezionato" di uno di questi, Hecht's. Qui ho trovato jeans levi's (pronuncia livais) 501 a 30 $ (25 euro), 505 a 20 $, timberland da vela a 59 $, nike da basket a 35 $, e ogni sorta di pantaloni dockers: ne ho presi tre, uno di lino (40 $), uno taglio classico (35 $, a Torino costa circa 80 euro, ma forse mi sbaglio al ribasso) e un paio di shorts (17 $ in saldo). Non si tratta di un negozio tipo bonpat; e' che qua il vestiario, come mi avevano detto, costa pochissimo. Uscito da quel paradiso, per non farmi spolpare fino all'osso, ho sgambettato per ore (e chi mi conosce sa che odio fare shopping, ma questo e' il paese del bengodi!) tra le camminate del centro commerciale, e poi mi sono arreso all'idea di prendere il bus per andare in centro (che dista 5-6 miglia). I bus qua funzionano come in un paese terzomondista. Ti siedi e aspetti (tanto, mezz'ora se va bene). Poi sali, l'autista ti saluta e ti chiede come stai (non sto scherzando, lo fanno tutti qua, anche i netturbini, l'importante e' grugnirgli qualcosa per non essere maleducati e tutti sono contenti). I bus di Balto sono popolati, come vi dicevo gia', da neri e latini, qualche raro bianco. Il caso ha voluto che io abbia preso l'8, famigerato per fare il giro di ogni ghetto nero del nord di Balto. Quindi ho incontrato il meglio, ma devo dire che ancora nessuno mi ha provocato. Parlottano tra loro in quello slang nero che e' quasi un dialetto, con intercalari quali "man", "ya 'now" e altri che non colgo e che comunque loro usano a velocita' altissime. Sono piuttosto sorridenti, tranne quelli che devono fare i duri, quelli con la cuffia in testa come nei video dei rapper per intenderci, o con il medaglione al collo che arriva quasi alla cintura. Hanno il cellulare e l'abbonamento del bus, ma poi se cerchi sotto sotto, parlando con i colleghi dell'Istituto o con altre persone si scoprono cose che in Italia non arrivano.Il 60% della popolazione carceraria americana e' nero. A fronte di una popolazione nera di 38.7 milioni di abitanti (3.6 nella sola NYC), equivalenti ad un 13% abbondante della popolazione americana. 1 milione di questi ha un diploma superiore alla laurea. Guadagnano in media 30.000 dollari all'anno, una miseria per questo paese.Negli USA l'assicurazione sanitaria e' praticamente obbligatoria e costa in media ad una famiglia di 4 persone quasi 9.000 dollari l'anno. Quindi non tutti riescono ad avere adeguata copertura, che alle volte e' compresa nel contratto di lavoro e a volte no. Chi non lavora ovviamente o e' ricco o e' sotto la soglia di poverta' (30% delle famiglie di Balto sono in questa situazione). Allora ci si arrabatta, generalmente con la droga, visto che Baltimora e' un porto del fiume Chesapeake e quindi e' frastagliatissima e adatta a ricevere e smistare carichi provenienti dall'acqua. I bus sono guidati tutti da neri (in un mese non ho visto un bianco guidarli). Collegano il centro con ogni zona della citta', ma con orari che gridano vendetta. In questo modo, si dice, chi vive nel ghetto resta nel ghetto. E se resti nel ghetto lavoro non ne trovi. E se non trovi lavoro...Particolare per farvi sorridere un po': la popolazione zarra americana e' pressoche' composta da... neri e latini. Confermo che quando si sente una macchina (che non tanti neri si possono permettere) con i bassi pompatissimi, e' di proprieta' di uno o una nera. Devo ammettere che le macchine dei giovani neri sono meravigliose. Generalmente Lincoln, Chevrolet, Ford degli anni 60-70, scassatissime, ma con megastereo, si intende. Sedili in pelle sforacchiata tirati indietro e reclinatissimi, che non so come vedano la strada, finestrini aperti per condividere con i passanti i gusti musicali, colori improbabili. Un vero inno al vintage. Chapeau!Ultimo particolare che voglio fornirvi e' che i neri sono sempre disponibilissimi, chiacchierini, allegri, ti aiutano. Sono stato fermato da almeno dieci neri perche' vado in giro con la maglia da rugby del Sud Africa. L'ultimo era alla fermata dell'11 sabato. Era al cellulare e mi ha visto. Ha detto "hold on" (stai in linea) al tipo con cui parlava ed ha chiacchierato con me due minuti buoni sulla mia maglia e le sue origini. Poi mi ha salutato e ha ripreso a parlare al cellulare: incredibile a dirsi, l'altro era ancora all'altro capo del telefono e si e' fatto spiegare per filo e per segno cosa fosse successo, poi mi sono allontanato per evitare nuovi bottoni...