seconda mailona (universita' e inetti)
ecco la seconda mailona.
riguarda l'istituto di studi politici della JHU e gli americani in genere come primo approccio. ho sempre considerato gli statunitensi come superperformanti, perfetti quasi quanto svizzeri o svedesi o olandesi. beh, no, almeno non alla JHU, decisamentetra le prime dieci universita' al mondo. mi sembra di essere all'universita'di torino dieci anni fa. o meglio, non esageriamo, qualcosa funziona, altre cose proprio no. esempio:
1) il mio pc funzionava, ma ieri un omino informatico dall'aspetto dilbertiano e' venuto a fare l'upgrade del sistema operativo, e da ieri il mio pc si riavvia in continuazione, senza nemmeno farmi mettere login e pass. quindi ho recuperato un vecchio portatile in prestito per oggi e domani forse si aggiustera'
1 bis) la mia mail universitaria non funziona, e l'omino dice che ha dimenticatola "magic word" e prima o poi se la ricordera'...
2) al mio arrivo dovevo ricevere un primo assegno da 800 dollari. si e' perso. e domani me ne arrivera' un altro.
3) il campus della JHU e' un labirinto degno del minotauro piu' fuori di testa, e mi e' toccato imparare a memoria la cartina per iniziare ad orientarmi...ora va meglio, ma sembra di essere in un bosco con sentierini che sbucano ovunque e senza senso, soprattutto per chi come me e' abituato alle vie "ordinate"di Torino
4) i bus non passano quasi mai (frequenza del mio dalle 17 alle 24, ogni 40 minuti). il sito web della navetta gratuita che collega i dieci college di Balto non e' aggiornato e quindi ti devi arrangiare o avere una botta di fortuna. se no, aspetti.
5) i problemi di sicurezza all'interno e all'esterno del campus sono da quartieri spagnoli. due morti solo quest'anno, tra gli studenti, e polizia come ho visto solo a Belfast.
In compenso lo stile americano e' sinceramente interessante. Ti accompagnano per mano per le prime commissioni, ma le seconde le fai da solo. Come mammauccellino con i suoi nidiacei. Mi piace, davvero. Ci sei tu americano come individuo, gli altri vengono molto molto dopo. Questo pero' non vuol dire che ti/si calpestano. Vuol dire che tu sei comunque una seconda priorita', e gentilmente lo fanno capire. Non so se rendo, eppure ti da' una sveglia, ed ha un suo perche'. L'entusiasmo con cui accolgono qualunque scemenza dica mi disorientava un po' all'inizio, ora non piu'. Se la direttrice dell'istituto mi dice "come stai" e io "bene" lei dira' "terrific!". non c'e' niente da fare, anche gli aggettivi devono essere sproporzionati. e io faccio la figura del rozzo, ma col tempo sto iniziando a controbattere con sentiti "cool"o "nice", il massimo del MIO entusiasmo.
Mi ritrovo ogni tanto a vagare con la mia tazza in giro per l'istituto, ormai il mio stomaco ha accettato che qualunque bevanda butti giu' ci deve essere assieme del ghiaccio, tanto ghiaccio. E le dimensioni del cibo, generalmente, sono enormi. stamattina per esempio ho mangiato un muffin da due etti... a pranzo invece ho mangiato una fetta di "fritatta" alta sei-sette centimetri.
Eppure al di la' del mio tono ironico mi piace, sono i primi loro a non prendersi completamente sul serio. Devo investigare il loro senso della patria, su questo forse fanno veramente sul serio. Vedremo.
Un abbraccio a tutti,Alessandro
riguarda l'istituto di studi politici della JHU e gli americani in genere come primo approccio. ho sempre considerato gli statunitensi come superperformanti, perfetti quasi quanto svizzeri o svedesi o olandesi. beh, no, almeno non alla JHU, decisamentetra le prime dieci universita' al mondo. mi sembra di essere all'universita'di torino dieci anni fa. o meglio, non esageriamo, qualcosa funziona, altre cose proprio no. esempio:
1) il mio pc funzionava, ma ieri un omino informatico dall'aspetto dilbertiano e' venuto a fare l'upgrade del sistema operativo, e da ieri il mio pc si riavvia in continuazione, senza nemmeno farmi mettere login e pass. quindi ho recuperato un vecchio portatile in prestito per oggi e domani forse si aggiustera'
1 bis) la mia mail universitaria non funziona, e l'omino dice che ha dimenticatola "magic word" e prima o poi se la ricordera'...
2) al mio arrivo dovevo ricevere un primo assegno da 800 dollari. si e' perso. e domani me ne arrivera' un altro.
3) il campus della JHU e' un labirinto degno del minotauro piu' fuori di testa, e mi e' toccato imparare a memoria la cartina per iniziare ad orientarmi...ora va meglio, ma sembra di essere in un bosco con sentierini che sbucano ovunque e senza senso, soprattutto per chi come me e' abituato alle vie "ordinate"di Torino
4) i bus non passano quasi mai (frequenza del mio dalle 17 alle 24, ogni 40 minuti). il sito web della navetta gratuita che collega i dieci college di Balto non e' aggiornato e quindi ti devi arrangiare o avere una botta di fortuna. se no, aspetti.
5) i problemi di sicurezza all'interno e all'esterno del campus sono da quartieri spagnoli. due morti solo quest'anno, tra gli studenti, e polizia come ho visto solo a Belfast.
In compenso lo stile americano e' sinceramente interessante. Ti accompagnano per mano per le prime commissioni, ma le seconde le fai da solo. Come mammauccellino con i suoi nidiacei. Mi piace, davvero. Ci sei tu americano come individuo, gli altri vengono molto molto dopo. Questo pero' non vuol dire che ti/si calpestano. Vuol dire che tu sei comunque una seconda priorita', e gentilmente lo fanno capire. Non so se rendo, eppure ti da' una sveglia, ed ha un suo perche'. L'entusiasmo con cui accolgono qualunque scemenza dica mi disorientava un po' all'inizio, ora non piu'. Se la direttrice dell'istituto mi dice "come stai" e io "bene" lei dira' "terrific!". non c'e' niente da fare, anche gli aggettivi devono essere sproporzionati. e io faccio la figura del rozzo, ma col tempo sto iniziando a controbattere con sentiti "cool"o "nice", il massimo del MIO entusiasmo.
Mi ritrovo ogni tanto a vagare con la mia tazza in giro per l'istituto, ormai il mio stomaco ha accettato che qualunque bevanda butti giu' ci deve essere assieme del ghiaccio, tanto ghiaccio. E le dimensioni del cibo, generalmente, sono enormi. stamattina per esempio ho mangiato un muffin da due etti... a pranzo invece ho mangiato una fetta di "fritatta" alta sei-sette centimetri.
Eppure al di la' del mio tono ironico mi piace, sono i primi loro a non prendersi completamente sul serio. Devo investigare il loro senso della patria, su questo forse fanno veramente sul serio. Vedremo.
Un abbraccio a tutti,Alessandro
0 Comments:
Posta un commento
<< Home